I disturbi alimentari negli adulti e l’impatto sul lavoro

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I disturbi alimentari sono comunemente associati agli adolescenti e ai giovani adulti, ma è importante riconoscere che possono colpire anche gli adulti. Insomma i Disturbi Alimentari non hanno età. Questa realtà può essere ancora più complessa da affrontare, poiché le responsabilità e le pressioni della vita adulta, in particolare quelle legate al lavoro e alla famiglia, possono esacerbare questi problemi.

Essendo i Distrubi Alimentari stati raccontanti, spesso, come patologie che riguardano l’età adolescenziale, quando se ne soffre in età adulta diventa più difficile chiedere aiuto per la vergona di non essere creduti o di vedere la propria malattia non compresa o considerata.

Un problema nascosto durante l’adolescenza

Una delle difficoltà per i familiari di una persona con un disturbo alimentare è individuare i segni comportamentali e fisici (non sempre) di tale disturbo. Questo perché la maggior parte dei comportamenti alimentari porta con sè un senso di vergogna e colpa, e la persona con il disturbo alimentare farà di tutto per evitare di essere “scoperta”. Questo può manifestarsi in vari modi; una persona con anoressia nervosa potrebbe indossare abiti larghi per evitare di rivelare quanto peso ha perso, per esempio, o una persona con disturbo da alimentazione incontrollata potrebbe nascondere i pacchetti di cibo della sua ultima abbuffata nella spazzatura in modo che nessuno possa vedere le prove.

A volte le persone possono riuscire a “nascondere” il loro disturbo alimentare per anni. Quando un disturbo alimentare non viene individuato in età adolescienziale è possibile che si protragga fino all’età adulta.

Cambiamenti dovuti al naturale aumento di peso

È naturale che il peso cambi con l’avanzare dell’età. Altri avvenimenti come una gravidanza trasformano, inevitabilemente, il nostro corpo. In un mondo ideale, le persone sarebbero più aperte all’idea di essere HAES (Health At Every Size), ovvero il concetto che la salute di una persona non è determinata dal suo BMI o dalla sua taglia. Tuttavia, la paura di prenedere e il desiderio di controllare qualcosa del proprio corpo sono ancora le cause prevalenti dei disturbi alimentari.

Dopo i vent’anni, le diete diventano più comuni

Tra tutti i sintomi comportamentali dei disturbi alimentari, il più comune potrebbe essere la dieta, intesa come regime alimentare restrittivo, e il conteggio delle calorie. Questo focus sulla prevenzione dell’aumento di peso o sulla perdita di peso diventa più comune negli adulti oltre i 30 anni. Tranne per l’ARFID (Avoidant Restrictive Food Intake Disorder), la maggior parte delle persone con un disturbo alimentare ha provato diverse diete fai da te e tecniche per la perdita di peso. Con la naturale tendenza ad aumentare di peso in età adulta, questa tendenza a seguire diete diventa ancora più diffusa.

In combinazione con l’influenza dei media tradizionali e sociali su come dovrebbe essere il corpo “ideale”, le principali aziende dietetiche enfatizzano i presunti rischi per la salute , alimentando profonde preoccupazioni e paure nelle persone a rischio di sviluppare un disturbo alimentare. E quali sono le età target principali dell’industria delle diete? Le donne oltre i 30 anni. Persone che non erano precedentemente a rischio di un disturbo alimentare possono diventarlo a causa del messaggio specifico e del targeting dell’industria delle diete.

Il disturbo da alimentazione incontrollata è comune in età adulta quanto nell’adolescenza

Il disturbo da alimentazione incontrollata è più comune in età adulta rispetto ad altri tipi di disturbi alimentari. Molti degli adulti ammessi nei centri di trattamento per disturbi alimentari soffrono di questo DCA che spesso è rimasto non diagnosticato per anni. I pazienti con disturbo da alimentazione incontrollata hanno spesso seguito diete per gran parte della loro vita prima di cercare trattamento. Ottenere il trattamento può essere più difficile per gli adulti con disturbo da alimentazione incontrollata a causa dei pregiudizi ancora presenti sulla loro età e sullo stigma che questo DCA ha nella comunità medica.

L’Impatto dei disturbi alimentari sul lavoro

Le difficoltà legate ai disturbi alimentari possono avere un impatto significativo sulla vita lavorativa di una persona. Ecco alcuni dei modi in cui questi disturbi possono influenzare il lavoro:

Riduzione della produttività

Gli adulti con disturbi alimentari possono sperimentare una riduzione della produttività a causa della mancanza di energia, concentrazione e motivazione. Le preoccupazioni costanti riguardo al cibo e all’immagine corporea possono distogliere l’attenzione dai compiti lavorativi, rendendo difficile mantenere prestazioni elevate.

Aumento delle assenze

Problemi di salute fisica e mentale associati ai disturbi alimentari possono portare a un aumento delle assenze dal lavoro. Eccessive visite mediche, necessità di riposo e ricoveri ospedalieri possono contribuire a periodi prolungati di assenza.

Stress e ansia

L’ansia e lo stress legati ai disturbi alimentari possono essere amplificati dall’ambiente di lavoro. La pressione per mantenere un’immagine professionale impeccabile può peggiorare i sintomi del disturbo, rendendo difficile concentrarsi e affrontare le sfide quotidiane.

Relazioni interpersonali sul lavoro

I disturbi alimentari possono influenzare negativamente le relazioni con i colleghi e i dirigenti. L’isolamento, la mancanza di energia e la difficoltà a partecipare ad eventi sociali aziendali possono portare a una ridotta interazione e a un progressivo isolamento.

Affrontare i Disturbi Alimentari sul posto di lavoro

È fondamentale per gli adulti con disturbi alimentari cercare supporto e adottare strategie per gestire il DCA in modo efficace. Alcuni approcci utili possono includere:

Cercare supporto professionale

Consultare un professionista della salute mentale specializzato in disturbi alimentari è essenziale. La terapia online, ad esempio, può essere una soluzione pratica per molti adulti. Scopri di più sull’efficacia di questo approccio nel nostro articolo Terapia Online per i Disturbi Alimentari: Funziona Davvero?

Comunicazione apera con i dirigenti

Mantenere una comunicazione aperta con i datori di lavoro e il team delle risorse umane può aiutare a trovare soluzioni e adattamenti sul posto di lavoro. Soffrire di un DCA non è una vergogna e spiegare le proprie necessità può portare a un ambiente più comprensivo e di supporto.

Implementazione di strategie di gestione dello stress

Adottare tecniche di gestione dello stress, come la meditazione, l’esercizio fisico moderato e le pause regolari al lavoro, può migliorare il benessere generale e ridurre l’impatto negativo dei disturbi alimentari.

Riconoscere e affrontare i disturbi alimentari negli adulti è fondamentale, soprattutto considerando l’impatto significativo che questi possono avere sulla vita lavorativa e anche nel contesto familiare. Con il giusto supporto e le giuste strategie, è possibile gestire efficacemente questi disturbi e mantenere un equilibrio sano tra vita personale e professionale.

Se tu o qualcuno che conosci sta lottando con un disturbo alimentare, è importante cercare aiuto il prima possibile. Non esitare a consultare professionisti per ottenere il supporto necessario: info@comestai.net

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