Viaggiare durante il recovery da un Disturbo Alimentare

Il miglior momento per chiedere aiuto è adesso

Se sei preoccupato per te o per un tuo caro, chiedi aiuto

L’estate, e in generale, i periodi di vacanza possono essere molto complessi quando si affronta un Disturbo Alimentare. Che sia per lavoro o per piacere, vicino o lontano, per soggiorni lunghi o brevi, quasi tutti viaggeranno a un certo punto della loro vita. Viaggiare durante il percorso di recovery da un disturbo alimentare può essere un’esperienza difficile.

Che si tratti di trovare ristoranti, preparare snack per un viaggio in auto, fare la spesa per la tua casa in affitto o portare un frigorifero in spiaggia, le incertezze legate al cibo in viaggio e durante i periodo di vacanza possono portare a diversi trigger. Tuttavia, ci sono alcune strategie che si possono mettere in campo per affrontare al meglio il viaggio e la vacanza.

Strategie di preparazione: cosa fare prima di partire

  1. Metti in valigia abiti comodi: Assicurati di portare con te abiti in cui ti senti a tuo agio e al sicuro. Se indossare abiti nuovi è un potenziale trigger per te, porta con te vestiti familiari per ridurre al minimo le situazioni che potrebbero evocare vecchi comportamenti legati al disturbo alimentare. Inoltre, lascia a casa qualsiasi altro oggetto che possa innescare emozioni negative.
  2. Pianifica i tuoi pasti in anticipo: Viaggiare può essere imprevedibile, ma una cosa che puoi fare per mitigare l’ansia e lo stress è pianificare i pasti e gli spuntini in anticipo, soprattutto se prevedi giornate lunghe. Prima di partire, scrivi un programma di pasti e spuntini, ma lascia spazio alla flessibilità. Se sai che avrai una giornata più intensa, porta con te snack e bevande nel caso in cui un pasto sia più tardi del previsto.
  3. Conosci i ristoranti locali: Che tu stia in un solo posto o viaggi tra varie città e paesi, familiarizza con i ristoranti locali, le opzioni di spesa e i menu. Puoi anche pianificare i ristoranti in cui desideri cenare durante il viaggio e pensare ai pasti che offrono. Ricorda che non è necessario pianificare tutto in anticipo, puoi provare (con il tuo tempo) ad essere un po’ flessibile facendoti guidare dal tuo senso di fame e sazietà.
  4. Viaggia con una persona di fiducia, se possibile: Viaggiare con un’altra persona può essere inevitabile a volte, ad esempio per un viaggio di lavoro o per visitare un parente malato; tuttavia, se è possibile e supporta il tuo recupero, porta con te un compagno di viaggio. Questo può aiutare a ridurre l’ansia e aiutarti a riconoscere la malattia, quando di presenta. Assicurati di scegliere qualcuno di cui ti fidi, che sappia che sei in recovery da un disturbo alimentare e che possa supportarti senza giudizio.
  5. Crea un elenco di strategie di coping per il viaggio: Se il viaggio è pianificato con largo anticipo, considera di scrivere qualsiasi difficoltà potenziale che potresti incontrare e qualsiasi pensiero o comportamento disordinato che potrebbe sorgere. Elenca abilità di coping efficaci che puoi utilizzare per gestire le tue emozioni e i potenziali trigger durante il viaggio. Alcune di queste abilità di coping potrebbero includere una “distrazione”, quindi porta con te le cose che ti aiutano a gestire o prevenire momenti complessi, come un libro da colorare o cuffie per ascoltare musica.

Strategie di viaggio: consigli da seguire durante il viaggio

Essere preparati è importante, ma affrontare le situazioni in tempo reale richiede una mentalità e un approccio diversi. Ricorda che i viaggi possono essere imprevedibili, ma anche se le cose vanno fuori corso, avrai alcune strategie di coping per aiutarti.

  1. Pianifica la tua giornata: Il tempo libero in vacanza può essere un’ottima occasione per esplorare nuove cose, ma è importante riconoscere come la mancanza di struttura possa essere un trigger per alcune persone durante il recovery. Non significa che non puoi viverti una vacanza in modo spontaneo, ma avere un programma flessibile di cose da fare può essere di supporto. Questo piano può includere una colazione programmata, sia nel tuo hotel o Airbnb sia in un locale che vuoi visitare, oltre a qualsiasi abitudine sana che pratichi abitualmente a casa.
  2. Utilizza le tue strategie di coping nei momenti di stress: Scrivere i tuoi meccanismi di coping per prepararti al viaggio ti permette di utilizzarli durante i momenti di stress o sconforto. Assicurati di usare la tua “cassetta degli attrezzi” se stai vivendo impulsi legati a comportamenti alimentari disordinati. Può anche essere utile parlare di come ti senti o scrivere qualcosa su un diario/foglio.
  3. Un ricaduta non è un fallimento: Ricorda che la natura del recupero dai disturbi alimentari non cambia solo perché sei in viaggio: il recovery è un processo, con alti e bassi. Se commetti un “errore” durante il viaggio, va bene. Non significa che hai fallito. Significa che devi essere compassionevole con te stesso e continuare il percorso di recupero.

È necessario programmare tutto in anticipo? Assolutamente no, un viaggio con familiari, amici o da soli può essere anche un’occasione per riscoprirsi e per mettere in pratica quello che abbiamo scoperto grazie al percorso di terapia affrontato.

Ogni esperienza di viaggio è strettamente personale e ricorda che un Disturbo Alimentare non va in vacanza. Non èSe hai bisogno di un supporto, l’equipe di Comestai è qui per rendere accessibile, anche in vacanza il percorso di guarigione.

Il miglior momento per chiedere aiuto è adesso

Se sei preoccupato per te o per un tuo caro, chiedi aiuto

Contattaci per prenotare una call conoscitiva gratuita