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Anoressia Nervosa

DCA caratterizzato da una restrizione nella quantità di cibo assunta e da un rapporto complesso con l’immagine corporea.

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Anoressia Nervosa

“Il giudice più implacabile? Il riflesso nello specchio e il numerino nella bilancia che, come una voce all’orecchio, sussurra inadeguatezza, scarsa autostima e offese di ogni tipo. […] Dal giorno in cui ho iniziato a pesare gli alimenti, la bilancia è diventata la misura della mia autostima, e così la mia vita ha iniziato a dipendere in modo precario da ogni grammo di cibo ingerito”.

Dalla storia di B., sul blog di Animenta

L’anoressia nervosa è uno dei Disturbi Alimentari più diffusi. Si tratta di una patologia psichiatrica seria, caratterizzata da una restrizione alimentare significativa e persistente che porta a un peso corporeo estremamente basso. Tipicamente, le persone affette da anoressia nervosa limitano l’apporto calorico e consumano una gamma ristretta di alimenti. Tali comportamenti sono dovuti alla ricerca incessante della magrezza e alla paura di prendere peso, che spiegano anche l’adozione di condotte compensatorie come l’esercizio fisico eccessivo. Inoltre, spesso l’anoressia si accompagna al disturbo dell’immagine corporea: ciò significa che la persona ha una percezione alterata delle dimensioni e delle forme del proprio corpo, considerandosi sovrappeso o normopeso pur essendo clinicamente sottopeso. È essenziale evidenziare che i sintomi della patologia esprimono sempre una sofferenza psicologica profonda. Per esempio, chi soffre di anoressia può vedere nella magrezza una possibile soluzione al proprio senso di inadeguatezza e alle proprie difficoltà relazionali. In molti casi, il bisogno di controllo sul cibo e sul peso riflette un’esigenza di controllo sulla propria vita, in particolare sulle situazioni che creano ansia e incertezza. Oltre a ciò, alcune persone possono esternare un dolore o esprimere una richiesta di aiuto attraverso il Disturbo Alimentare

Chi può ammalarsi di anoressia nervosa?

Come sottolineano gli esperti della Cleveland Clinic, l’anoressia nervosa può colpire individui di qualsiasi età, sesso, genere, etnia, orientamento sessuale e condizione sociale, indipendentemente dal peso e dalla forma del corpo. La patologia è più frequente nelle adolescenti e nelle donne giovani, ma possono soffrirne anche gli uomini. Inoltre, sono in aumento i casi fra i bambini e gli adulti in età più avanzata. Secondo il Ministero della Salute italiano, negli ultimi decenni si è registrato un importante abbassamento dell’età di esordio. 

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Sintomi dell’anoressia nervosa

“Io ero solo una quattordicenne alla spasmodica ricerca del controllo in ogni ambito della propria vita, che si era ad un certo punto accorta che anche l’alimentazione, in fondo, era una cosa che si poteva controllare. Non solo: controllare e schematizzare. E farlo restringendo era un modo per dimostrare a me stessa che potevo tenere sotto controllo anche un istinto biologico come il bisogno di nutrirsi. Se avessi controllato anche l’alimentazione, sarei arrivata a controllare ogni singolo aspetto della mia vita: cosa mai avrebbe potuto farmi sentire più forte di così?”

Dalla storia di V., sul blog di Animenta

Come si afferma nell’articolo della Cleveland Clinic sopracitato, l’aspetto fisico non è l’unico indicatore da prendere in considerazione per stabilire se un individuo soffre di anoressia. Infatti, la patologia include componenti psicologiche, mentali e comportamentali, oltre che fisiche. Inoltre, occorre specificare che una persona può essere affetta da anoressia pur non essendo sottopeso: può accadere, infatti, che il soggetto manifesti i tipici sintomi psicologici e comportamentali della malattia, come i pensieri e le condotte disfunzionali nei confronti del cibo e del corpo, ma non dimagrisca in modo eccessivo. Secondo l’articolo, i sintomi dell’anoressia nervosa possono essere suddivisi in tre categorie: 

  • Sintomi psicologici e mentali
  • Sintomi comportamentali
  • Sintomi fisici

 

Sintomi psicologici e mentali

Dal punto di vista psicologico e mentale, i principali segnali includono un’intensa paura di prendere peso, un’incapacità di valutare realisticamente il peso e la forma del proprio corpo e un’attenzione ossessiva verso il cibo e le calorie. Inoltre, generalmente le persone affette da anoressia temono determinati alimenti o gruppi di alimenti, sono estremamente autocritiche e sentono un forte desiderio di controllo. Infine, possono sentirsi irritabili e/o depresse e sperimentare pensieri di autolesionismo o suicidio.

Sintomi comportamentali

Per quanto riguarda i sintomi comportamentali, tipicamente si osservano cambiamenti significativi nelle abitudini e nelle scelte alimentari della persona. Ciò può includere l’eliminazione di certi tipi o gruppi di alimenti e l’adozione di rituali alimentari, come mangiare i cibi in un certo ordine o organizzare gli alimenti nel piatto. Inoltre, chi soffre di anoressia può utilizzare pillole dietetiche o soppressori dell’appetito e mettere in atto meccanismi di compensazione, come allenamento intenso, vomito autoindotto o abuso di lassativi o diuretici. Spesso, la persona continua a seguire una dieta anche dopo aver raggiunto un peso basso, e afferma di sentirsi “grassa” nonostante il dimagrimento. Infine, alcuni individui affetti da anoressia indossano abiti larghi per nascondere la perdita di peso, preparano pasti per gli altri ma non per se stessi e rinunciano agli eventi sociali

Sintomi fisici

Il principale sintomo fisico dell’anoressia è rappresentato da un peso corporeo significativamente basso, anche se, come detto in precedenza, una persona può soffrire di questa patologia pur non essendo sottopeso. Oltre a ciò, l’anoressia comporta sintomi fisici che corrispondono, in realtà, a conseguenze della malnutrizione. Questi includono: vertigini e/o svenimenti; sensazione di stanchezza; battito cardiaco letto (bradicardia) o irregolare (aritmia); scarsa capacità di concentrazione e attenzione; costante sensazione di freddo; assenza di mestruazioni (amenorrea) o mestruazioni irregolari; gonfiore e/o dolore addominale; pelle secca, unghie fragili e/o capelli sottili.

Anoressia nervosa: trattamento

L’anoressia nervosa è una patologia seria e potenzialmente letale, ma curabile. Una delle maggiori sfide nel trattamento dell’anoressia consiste nell’aiutare la persona a riconoscere e accettare la propria malattia. Infatti, molti soggetti affetti da anoressia negano di avere un Disturbo Alimentare; spesso, cercano assistenza solo quando hanno raggiunto una condizione grave o pericolosa per la vita. È invece fondamentale che la diagnosi e il trattamento avvengano nelle fasi precoci della patologia. Le opzioni di trattamento variano a seconda delle esigenze dell’individuo. Generalmente, viene adottato un approccio multidisciplinare che prevede la combinazione di diverse strategie: 

  • Psicoterapia;
  • Terapia farmacologica;
  • Supporto nutrizionale;
  • Terapia di gruppo e/o familiare;
  • Ricovero ospedaliero, se le condizioni di salute fisica e mentale della persona lo richiedono.

I principali obiettivi includono: 

  • L’adozione di un’alimentazione adeguata al fabbisogno della persona e il ripristino del peso;
  • L’eliminazione dei comportamenti alimentari disordinati e dei meccanismi di compensazione;
  • La cura del disagio psicologico della persona;
  • Lo sviluppo di cambiamenti comportamentali a lungo termine.

L’équipe di Comestai è qui per offrire supporto a chiunque viva un Disturbo Alimentare direttamente o indirettamente. Se soffri di anoressia nervosa o conosci qualcuno che sta attraversando questa patologia, chiedi aiuto. Puoi contattarci all’indirizzo info@comestai.net per richiedere maggiori informazioni e fissare una call conoscitiva.

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