Dati e statistiche sui disturbi alimentari nel 2024

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Nel corso dell’ultimo anno i dati e le statistiche sui disturbi alimentari (DCA) dimostrano la gravità della diffusione di queste patologie e, al contempo, evidenziano l’importanza fondamentale della realizzazione di interventi preventivi e di cura. Nel 2024, la percentuale di persone affette da DCA è salita dal 3,4% al 7,8%.

Ma cosa sono i Disturbi Alimentari?

I Disturbi del Comportamento Alimentare sono dei disturbi psichici con risvolti e sintomatologie strettamente legati all’immagine di sé, al corpo e al cibo.
I DCA sono patologie che si manifestano infatti con l’ossessione verso il cibo, le calorie e i macronutrienti, prevalentemente perché sussiste una grande preoccupazione per come appare il proprio corpo, il proprio aspetto fisico. La paura degli effetti di determinati cibi sul corpo e il peso è uno dei sintomi principali dei DCA. Come conseguenza di questo timore, possono svilupparsi nella persona con DCA comportamenti disfunzionali volti al mantenimento di un certo peso o forma fisica: tra questi possono esserci comportamenti compensatori come il vomito autoindotto, l’uso intensivo di lassativi o l’eccesso di esercizio fisico.
È importante sottolineare due aspetti dei DCA: nonostante gli esiti della malattia si vedano sul corpo e possano avere conseguenze molto gravi sulla salute fisica dei soggetti, i DCA sono malattie mentali che nascono da un disagio psichico importante. Frasi e luoghi comuni come “lo fa per essere come le modelle”, “basta un po’ di forza di volontà e si sta meglio” o “alla fine è solo una dieta ferrea” sono estremamente fuorvianti: il risultato dei pensieri della malattia è sì sull’esteriorità, ma la ragione è profonda e merita un intervento psicologico di cura.

Il secondo aspetto importante da evidenziare è la natura egosintonica dei DCA. I DCA sono infatti percepiti dalla persona che ne soffre come parte integrante di sé e non come qualcosa di dissonante o perturbante per la propria vita. Il passaggio della richiesta di aiuto, di conseguenza, può diventare estremamente difficile, perché non sempre si ha la consapevolezza della propria situazione.
Tra i DCA possiamo trovare l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il binge eating disorder, l’ARFID, l’ortoressia, la diabulimia, la vigoressia e gli OSFED.

Quanto sono comuni i disturbi alimentari?

  • Circa 30 milioni di americani vivono con un disturbo alimentare.
  • I disturbi alimentari sono la terza malattia cronica più comune tra le adolescenti di sesso femminile negli Stati Uniti.
  • 10 milioni di uomini negli Stati Uniti soffriranno di un disturbo alimentare nel corso della loro vita. La prevalenza nel corso della vita dei disturbi alimentari è più alta tra coloro che soffrono di un disturbo da alimentazione incontrollata (5,5% rispetto al 2% della bulimia e all’1,2% dell’anoressia).

Statistiche sui disturbi alimentari nel mondo

  • La prevalenza globale dei disturbi alimentari è aumentata dal 3,4% al 7,8% tra il 2000 e il 2018.
  • 70 milioni di persone a livello internazionale vivono con disturbi alimentari.
  • Il Giappone ha la più alta prevalenza di disturbi alimentari in Asia, seguito da Hong Kong, Singapore, Taiwan e Corea del Sud.
  • L’Austria ha registrato il più alto tasso di prevalenza in Europa, pari all’1,55% nel 2012.
  • Quasi la metà degli americani conosce qualcuno con un disturbo alimentare.
  • Statistiche sui disturbi alimentari per sesso
  • Negli Stati Uniti i disturbi alimentari erano più diffusi tra le giovani donne (3,8%) che tra gli uomini (1,5%) nel periodo 2001-2004.
  • Un quarto delle persone affette da anoressia è di sesso maschile. Gli uomini hanno un rischio maggiore di morire perché la diagnosi viene fatta molto più tardi rispetto alle donne. Questo potrebbe essere in parte dovuto all’idea errata che gli uomini non soffrano di disturbi alimentari.

Statistiche sui disturbi alimentari per età

  • A livello globale, il 13% delle donne di età superiore ai 50 anni presenta comportamenti alimentari disordinati.
  • L’età media di insorgenza del disturbo alimentare è di 21 anni per il disturbo da alimentazione incontrollata e di 18 anni per l’anoressia e la bulimia nervosa.
  • Negli Stati Uniti la prevalenza dei disturbi alimentari nel corso della vita è stata del 2,7% tra gli adolescenti nel periodo 2001-2004.
  • Tra gli adolescenti con disturbi alimentari, il gruppo di età compreso tra i 17 e i 18 anni ha registrato la prevalenza più alta (3%).

L’impatto dei disturbi alimentari

  • Ogni ora muore circa una persona come conseguenza delle complicanze di un disturbo alimentare.
  • I disturbi alimentari hanno il tasso di mortalità più alto di qualsiasi altra malattia mentale.
  • L’anoressia è la malattia mentale più letale. Uno studio ha rilevato che le persone affette da anoressia hanno una probabilità di suicidio 56 volte maggiore rispetto alle persone che non soffrono di disturbi alimentari.
  • Fino alla metà delle persone con un disturbo alimentare abusa di alcol o droghe illecite a un tasso cinque volte superiore rispetto alla popolazione generale.
  • La stragrande maggioranza (97%) delle persone ricoverate per un disturbo alimentare presenta una condizione di salute co-occorrente. I disturbi dell’umore, come la depressione maggiore, sono la condizione principale, seguiti da disturbi d’ansia, come il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo da stress post-traumatico e il disturbo da uso di sostanze.
  • I pazienti affetti da diabete che presentano un disturbo alimentare hanno difficoltà a controllare il diabete, il che li espone a complicazioni diabetiche come malattie cardiache, ictus, neuropatia, perdita della vista e malattie renali.

I numeri spaventano, ma guarire è possibile

Nonostante questi dati siano una fotografia della realtà in cui viviamo e nonostante i numeri possano essere preoccupanti, dobbiamo tenere presente che dai Disturbi Alimentari si può guarire.
Se pensi di soffrire di un Disturbo Alimentare, chiedi aiuto. Guarire è possibile e non sei sol: c’è un mondo di professionist* pronto ad accoglierti in uno spazio sicuro e ad aiutarti a stare meglio.

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