Sperimentare una perdita significativa, che sia la perdita di una persona cara, di una relazione, di una passione, di un lavoro o di una casa, può causare un profondo dolore. E il dolore può manifestarsi in modi molto diversi a seconda della persona e della situazione, spaziando dalla tristezza e l’insensibilità alla colpa e alla rabbia.
Comprendere la relazione tra lutto, dolore e disturbi alimentari, così come tra dolore e abitudini alimentari in generale, può essere molto complesso. Per alcuni, il dolore può portare a comportamenti alimentari disordinati come mezzo di coping. E per altre persone che si trovano nel percorso di recovery da un disturbo alimentare, il lutto e i mesi che ne seguono può essere un periodo difficile che può portare a una ricaduta.
Cos’è il lutto?
Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) definisce il lutto e il dolore che ne deriva come una “risposta normale a una perdita durante o dopo un disastro o un altro evento traumatico.”
Quando si sente la parola lutto, probabilmente si pensa prima di tutto alla morte di una persona cara. Ma le persone possono soffrire per tutti i tipi di perdite, come la perdita di un lavoro, il trasferimento, le rotture di relazioni, gli amici che si trasferiscono, le perdite finanziarie, le ferite e i cambiamenti drastici nella routine e nella stabilità.
Le sensazioni associate al dolore e al lutto possono includere:
- Angoscia
- Ansia
- Rabbia
- Tristezza
- Shock
- Incredulità
- Negazione
- Perdita di sonno
- Perdita di appetito
Comportamenti alimentari disordinati e l’esperienza del lutto
Il lutto è angosciante e può essere estremamente opprimente, e la gravità dell’angoscia può causare una significativa instabilità emotiva e disturbi nella vita di una persona. Tuttavia, i meccanismi di coping possono aiutare le persone a superare la loro perdita e arrivare a un luogo di accettazione.
Ma, il dolore e i comportamenti alimentari disordinati possono essere collegati, poiché non tutte le abilità di coping sono sane o adattive. Per esempio, il cibo diventa spesso un meccanismo di coping per chi vive un lutto, che può includere episodi di abbuffate o restrizioni alimentari, e l’esercizio fisico, che può diventare una vera ossessione. Sebbene possano fornire un sollievo temporaneo dalle emozioni indesiderate, come la depressione o la tristezza, queste abilità di coping possono portare a molti problemi. Senza contare che la depressione e i cambiamenti nelle abitudini alimentari, come la fame nervosa o il mangiare di notte, possono complicare la salute, portando a comportamenti alimentari disordinati.
Comportamenti comuni
I disordini alimentari comportano un modello di comportamenti alimentari non convenzionali che non soddisfano, però, i criteri per un disturbo alimentare clinico ma possono essere problematici e dannosi. Ecco alcuni esempi di comportamenti alimentari disordinati che vengono messi in atto per far fronte al dolore:
- Abbuffate
- Saltare i pasti
- Digiuno
- Contare le calorie
- Eliminare interi gruppi alimentari
- Evitare macronutrienti, come i carboidrati o i grassi
- Vomito autoindotto
- Uso di lassativi o diuretici
- Uso di pillole dimagranti
Le persone che stanno affrontando un lutto hanno spesso la sensazione di aver perso il controllo sulla propria vita. La paura di perdere il controllo può essere un fattore di rischio per l’adozione di comportamenti alimentari disordinati: i disturbi alimentari si sviluppano come meccanismo di gestione di emozioni complesso, di ricerca di un controllo estremo quando la vita intorno a noi diventa molto difficile. Per questo fissare allenamenti o seguire una dieta restrittiva può dare un (falso) senso di controllo per la persona che sta affrontando un lutto o un dolore di qualsiasi tipo.
Indipendentemente dalla perdita che qualcuno ha subito, i comportamenti alimentari disordinati possono degenerare in un vero e proprio disturbo alimentare, specialmente in individui vulnerabili che sono già a rischio a causa di vari fattori biologici, psicologici e socio-culturali.
Il lutto può scatenare una ricaduta del disturbo alimentare
Se sei in un percorso di recovery da un disturbo alimentare, il dolore può essere un fattore scatenante per una ricaduta nel disturbo alimentare, poiché può causare un grave disagio psicologico ed essere fonte di stress. Le emozioni che accompagnano il dolore possono riportarci in quei meccanismi che, all’apparenza, ci hanno aiutato a gestire tutto quel dolore che sentivamo.
Tutti noi affronteremo un lutto o una perdita, è inevitabile, chiunque tu sia; è una parte della vita che tutti dobbiamo affrontare. Ma sapere come il dolore può contribuire a una ricaduta del disturbo alimentare può aiutarti a trovare un supporto extra durante questo periodo.
Ricorda che anche se ti senti solo nel tuo dolore (questo dolore è tuo e nessuno potrà togliertelo), puoi trovare supporto partecipando a:
- Incontri di gruppi di supporto tra pari
- Ricominciare la terapia o aumentare la frequenza delle sedute
- Rivolgersi a familiari e amici di fiducia
- Partecipare a consulenze di gruppo
Se hai ancora bisogno di ulteriore aiuto, puoi iscriverti nuovamente a un programma di trattamento per disturbi alimentari, che sia un supporto online virtuale, un centro diurno o un ricovero ospedaliero. Chiedere nuovamente aiuto per un Disturbo Alimentare non significa che hai fallito o che il trattamento non ha funzionato la prima volta. Significa semplicemente che hai bisogno di più supporto da parte dei professionisti in questo momento.
I comportamenti a cui prestare attenzione
Se ti trovi accanto a chi è in un percorso di recovery da un DCA, è importante conoscere e riconocere potenziali segni di ricaduta così da cercare un aiuto in modo tempestivo. I potenziali segnali di avvertimento di una ricaduta del disturbo alimentare sono simili ai sintomi del disturbo alimentare e includono:
- Isolamento sociale
- Nascondere informazioni a te e agli altri membri della famiglia
- Controllare il proprio aspetto allo specchio
- Esercitarsi eccessivamente
- Mangiare da soli, ad esempio nella loro camera
- Controllare il loro peso
- Saltare i pasti
- Sentirsi in colpa dopo aver mangiato
- Apparire depressi o tristi
- Apparire irritabili, stressati o ansiosi
- Sperimentare disturbi nei loro schemi di sonno
Molti di questi segnali che possono indicare la presenza o meno di un Disturbo Alimentare, sono comuni nelle persone che stanno attraverso un lutto. È importante quindi non fare diagno di ad occhio ma rivolgersi a dei professionisti esperti per capire in che modo poter essere di supporto e se necessario cominciare un percorso di cura, anche online.