La risposta a questa domanda è no, perché i Disturbi Alimentari non hanno genere. Tuttavia, sebbene possano colpire anche i ragazzi e gli uomini, le statistiche mostrano che sono decisamente più comuni nelle ragazze: 95,9% sono donne e il 4,1% uomini. Perché sempre più ragazze si ammalano di Disturbi Alimentari?
Le pressioni sociali e culturali
Uno dei fattori più influenti è senza dubbio la pressione sociale e culturale legata all’ideale di bellezza. In molte culture, magrezza e un’immagine corporea “perfetta” sono spesso idolatrate. I media, i social network e le pubblicità giocano un ruolo fondamentale in questo, promuovendo standard irrealistici di bellezza che molte ragazze cercano di emulare.
Non possiamo non considerare l’oggettificazione e la strumentalizzazione che il copro delle donne ha avuto nel corso degli anni e di come il corpo sia diventato sinonimo di bellezza, di potere e di salute. Come afferma Naomi Wolf nel libro “Il Mito della Bellezza”: mondo esterno non dice mai alle ragazze (e ai ragazzi aggiungiamo noi) che il loro corpo è prezioso solo perché sono dentro“.
Fattori psicologici
I disturbi alimentari sono delle malattie mentali correlati a problemi psicologici e emotivi. Bassa autostima, perfezionismo e depressione sono tutti fattori di rischio. Le ragazze che si sentono insoddisfatte del loro corpo o che hanno un’autostima fragile possono essere più inclini a sviluppare comportamenti alimentari disfunzionali.
Basti pensare ai complimenti che un corpo riceve nel momento in cui comincia a perdere peso: “Ora si che stai proprio bene così”, “Anche io vorrei controllare il cibo proprio come fai tu”. In una società in cui si associa alla forma del corpo un valore morale, è difficile far comprendere che dietro la trasformazione di un corpo può esserci un trauma, un disturbo alimentare, stress o qualsiasi altro fattore. Ciò che conta è che i corpi degli altri non andrebbero mai commentati.
Influenza familiare
L’ambiente familiare può anche avere un impatto significativo nell’insorgenza ma anche nel supporto per un Disturbo Alimentare. Nei Disturbi Alimentari non c’è una colpa e da tempo la scienza ha smontato l’idea secondo cui “lo sviluppo di un Disturbo Alimentare è colpa della figura materna”. Tuttavia se si cresce in famiglie dove c’è un’enfasi eccessiva sul peso e sull’immagine corporea, o dove altri membri della famiglia soffrono di disturbi alimentari, il rischio di sviluppare un rapporto complesso con il cibo o con il corpo è più elevato.
Pressioni scolastiche e relazionali
Le pressioni scolastiche e relazionali non vanno sottovalutate. Molte ragazze sperimentano un grande stress legato alle aspettative accademiche e alla dinamica dei rapporti tra pari. Il bullismo e la necessità di essere accettati dal gruppo possono innescare o peggiorare problemi di alimentazione
Social Media
Sui social media vediamo narrazioni a senso unico di corpi che sono perfetti. Come afferma Fiorenza Sarazanini “la perfezione non esiste, ma la sua ricerca si”. Eppure la perfezione sui social media sembra essere a portata di mano, quasi raggiungibile. Nonostante la crescente sensibilizzazione che si fa sull’utilizzo dei social media, uno studio del 2023 pubblicato su Computers in Human Behavior ha evidenziato una forte correlazione tra l’utilizzo dei social media e l’aumento dell’insoddisfazione corporea sopratutto tra le ragazze.
Capire perché i disturbi alimentari si sviluppano nelle ragazze richiede un’analisi approfondita di vari fattori interconnessi, tra cui pressioni sociali, influssi psicologici e influenze ambientali e genetiche. Sebbene non esista una soluzione semplice, aumentare la consapevolezza e promuovere un’immagine corporea positiva e inclusiva sono passi essenziali per prevenire questi disturbi e aiutare chi ne soffre.
Bibliografia
AGI – Tre milioni di italiani soffrono di anoressia o bulimia. Il 95% sono donne
Hannah K. Jarman, Matthew Fuller-Tyszkiewicz, Siân A. McLean, Rachel F. Rodgers, Amy Slater, Chloe S. Gordon, Susan J. Paxton, Who’s most at risk of poor body image? Identifying subgroups of adolescent social media users over the course of a year, Computers in Human Behavior, Volume 147, 2023.