Anoressia nervosa atipica: riconoscerla per curarla

Il miglior momento per chiedere aiuto è adesso

In Comestai il primo colloquio è gratuito, così puoi vedere come va e scegliere se proseguire.

Soffrire di anoressia nervosa, nell’immaginario comune, significa avere un corpo emaciato, estremamente sottopeso, visibilmente malato. La persona con anoressia è una persona che ha necessariamente sperimentato una perdita di peso più o meno repentina, ma significativamente debilitante. Ma la realtà non è solo questa. Esistono persone, nel mondo, che soffrono di anoressia senza aver sperimentato una perdita di peso importante. Esistono persone, nel mondo, che soffrono di anoressia nervosa atipica, ovvero una tipologia di disturbo alimentare che presenta gli stessi sintomi dell’anoressia eccetto per il raggiungimento del sottopeso.

I rischi di non vedere l’anoressia nervosa atipica

In You Don’t Look Anorexic è mostrato chiaramente come, molto spesso, le nostre idee e il nostro immaginario delle persone che soffrono di disturbi alimentari non siano veritiere. O almeno, siano solo parziali.

Non considerare tutti i corpi come corpi che possono vivere possibili sofferenze significa escludere intere categorie di persone dalla possibilità di ricevere delle cure. Non considerare i corpi normopeso o sovrappeso come aventi un disturbo alimentare significa infatti privarli delle cure o rallentarne il loro accesso. Il primo rischio è infatti quello di sottovalutare il pericolo che l’anoressia nervosa atipica comporta, e quindi aspettare che il corpo raggiunga un peso allarmante per intervenire clinicamente.

Il secondo rischio, poi, si riconnette alla natura stessa dei disturbi alimentari. I DCA sono competitivi e si nutrono del confronto con gli altri. Sentirsi dire da medici o parenti che non si è malati perché non si è sottopeso porta con sé il rischio di spingere queste persone a dimagrire ulteriormente, a raggiungere quell’ “abbastanza da” tanto ricercato.

“La tua mente ti dice già costantemente che non sei abbastanza malat*, forse non lo sei affatto. Quindi dire a qualcuno che deve essere più magro per essere preso sul serio e ricevere aiuto lo incoraggia a diventare più malato. Li spinge a voler dimostrare che stanno lottando”, afferma Taylor, paziente con anoressia nervosa atipica in un articolo di Dazed. “I disturbi alimentari, soprattutto l’anoressia, sono così competitivi. Ci si confronta costantemente con altri che stanno lottando. Come se vincesse chi sta più male. Sarebbe incredibilmente utile se i medici non partecipassero a questa ‘competizione’ curando solo chi ha il BMI più basso”.

Come mai non vediamo l’anoressia nervosa nei corpi non sottopeso?

Come mai è così difficile immaginare un corpo normopeso o sovrappeso con anoressia nervosa? Quando una persona con un corpo grasso perde peso viene premiata, a prescindere dal prezzo che può essergli costato. 

“Una persona grassa può perdere metà del suo peso corporeo prima che la gente pensi che sia un problema”, dice Erin Harrop, ricercatrice e assistente sociale clinica con esperienza personale di anoressia atipica.

Questo fenomeno è strettamente legato al costrutto della grassofobia che permea innumerevoli aspetti della nostra società, dai media alla moda. Questa idea, che vede le persone temere il grasso e i corpi grassi di conseguenza, fa sì che quando si tratta di DCA molte persone si trovino davanti a dei rifiuti alla presa in carico principalmente basati sul calcolo dell’IMC (Indice di Massa Corporea). Questo indicatore consiste nel rapporto tra il peso e la statura del soggetto elevata al quadrato (kg/m2). L’obiettivo dell’IMC è quello di creare dei parametri minimi e massimi di salute in base all’altezza del soggetto. Tutti i risultati inferiori o superiori a tali parametri comporterebbero infatti un determinato numero di possibili patologie o malattie.

Cambiare interpretazione: una diagnosi oltre l’IMC

In uno studio condotto dalla European Eating Disorders Review, sono emersi dati interessanti riguardo alla diagnosi di anoressia nervosa atipica e i suoi criteri diagnostici. Lo studio ha posto le seguenti domande ad un team di 47 professionisti sanitari: “Quali modifiche sono necessarie alla definizione di anoressia nervosa atipica del DSM-5?”, e “Come pensate che debba essere definita la perdita di peso significativa?”.

Oltre il 27% dei medici ha sostenuto la necessità di eliminare la diagnosi di anoressia nervosa atipica o di combinarla con quella di Anoressia Nervosa, mentre quasi il 15% ha riferito di essere preoccupato per il requisito della “perdita di peso significativa”. Oltre l’87% dei medici ha suggerito modi (spesso incoerenti tra i vari medici) per definire la “perdita di peso significativa”, ponendo l’accento sulla necessità di un tasso specifico (cioè, quantità di perdita di peso in un certo tempo) e sulla considerazione degli impatti sulla salute fisica.

Modificare i criteri diagnostici in questi termini potrebbe essere un primo passo verso la considerazione di un’ampia gamma di corpi all’interno della cura dei DCA. Permetterebbe cioè di validare la malattia e i sentimenti delle persone a prescindere dal loro aspetto estetico e dal loro peso.

“I disturbi alimentari sono malattie mentali, non sono solo condizioni fisiche, ed è fondamentale che i medici di base siano in grado di individuare i segnali comportamentali e psicologici nei loro pazienti […] È fondamentale che i professionisti facciano in modo che le persone si sentano riconosciute nella loro malattia, indipendentemente dal loro peso o dalla loro forma” afferma Tom Quinn.

Chiedere aiuto per affrontare l’anoressia nervosa atipica

Se pensi di soffrire di anoressia nervosa atipica, o di un altro tipo di disturbo alimentare, chiedi aiuto.

Se hai provato a cercare aiuto e ti sono state chiuse porte in faccia, ritenta e ritenta finché non troverai il professionista giusto. Perché ne vale la pena: la tua malattia è valida a prescindere dal tuo peso e guarire è possibile. Contattaci per un primo colloquio conoscitivo: siamo dalla tua parte e, insieme, possiamo abbattere lo stigma e uscire dalla malattia.

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